VALSAVARENCHE
I villaggi
I villaggi di Valsavarenche: scrigni con i tesori della Valle
I montanari di Valsavarenche costruirono al riparo dalle valanghe i loro piccoli villaggi, formati da un armonico intreccio di case, stalle, fienili, granai, forni e mulini, tutti realizzati in legno e pietre, presso i quali essi trovavano, a loro volta, riparo, in compagnia delle amatissime mucche, distribuite in numero di pochi capi per famiglia. I villaggi nacquero nelle zone più rocciose, meno fertili, in declivio, prossime al bosco. Questo per due motivi: in primo luogo per trovare direttamente sul posto i materiali da costruzione senza ricorrere a elaboratissime manovre di trasporto; in secondo luogo per lasciare le aree più fertili e pianeggianti disponibili per la coltura di cereali e di foraggere. I villaggi di Valsavarenche si ritrovano quindi oggi distribuiti lungo il fondovalle, sulla destra o sulla sinistra orografica del torrente Savara, con una distanza fra il primo e l’ultimo di ben 16 chilometri. Ogni villaggio è circondato da aree prative più o meno estese e più o meno declivi.
La Commissione, pur avendo seguito come principio fondamentale quello di non stravolgere la grafia attualmente più diffusa, ha dovuto necessariamente, in base agli studi compiuti su Valsavarenche, proporre una serie di variazioni ai nomi in us‘ó per indicare i villaggi della valle.
Sono stati presi in considerazione tre diversi tipi dì fonti di riferimento per giungere alla più corretta grafia possibile. La prima fonte utilizzata è stata quella costituita dalle grafie in uso, con particolare riferimento quelle indicate sulla cartografia I.G.M., sulla Cartografia Regionale e sugli Statuti Comunali, considerati dalla Commissione punto di partenza della ricerca. La seconda fonte è stata quella delle grafie antiche rintracciate su diversi documenti conservati presso i vari archivi storici. Terza e ultima fonte e stata quella della pronuncia patois, utile ed particolare per tre aspetti: a) per segnalare se il toponimo deve essere considerato preceduto da un articolo, spesso trascurato dalle fonti scritte; b) per risalire con maggior sicurezza all’etimologia; c) per giungere a soluzioni grafiche più coerenti.